Intervista Sifu Lee Moy Shan

intervista sifu lee moy shan
Sig. Lee, chi le insegnò il Ving Tsun?
Il mio Sifu era il maestro Moy Yat, che è un discepolo molto vicino dell’ultimo grande maestro Yip Man.
 

Perché ha deciso di insegnare il Ving Tsun sopra le altre arti marziali che ha studiato?
Da quando fui introdotto al Ving Tsun, non mi sono mai avvicinato a nessuna altra arte marziale che fosse diretta e vera nelle applicazioni, e soprattutto, in armonia con la vita stessa. Sono molto grato per i profondi cambiamenti che mi aiutarono a formare la mia struttura fisica, mentale ed emozionale.
 

Cosa può imparare uno studente dalle arti marziali?
Ci sono molte cose che si possono imparare. La cosa più importante è che si deve sapere cosa si vuole imparare al fine di creare il desiderio di apprendere. Uno non dovrebbe chiedersi cosa possono fare le arti marziali per se stesso, quello che conta è cosa egli vuole ottenere da esse. Noi chiamiamo questo “Piccola Idea” o “Piccola Immaginazione”.
 

Nelle sue classi, notai che i suoi studenti stavano lavorando individualmente anziché in gruppo. Qual è la ragione di questo?
Insegniamo individualmente perché ognuno ha la sua unicità, nessuno impara allo stesso modo. Attualmente, il metodo di insegnamento è simile per tutti, ma ciascuno crescerà secondo la propria singola struttura, stile di vita e cosa al momento vogliano imparare.
 

Perché nella sua scuola favorisce un’atmosfera pacifica e rilassata?
Stiamo vivendo in una società civilizzata. Al fine di incorporare il Kung Fu in questa struttura insegniamo pacificamente, come uno sport. Quando qualcuno sceglie di combattere e di raggiungere quella fase, gli viene insegnato in maniera aggressiva e violenta.
 

Il Ving Tsun è insegnato sistematicamente. C’è spazio per la creatività dopo aver imparato le basi?
Quello che stai dando durante il processo di apprendimento sono gli strumenti ed i metodi di insegnamento del Ving Tsun, questo non è il Ving Tsun in se stesso. Il sistema diventa tanto creativo quanto uno lo fa diventare creativo.
 

Che ruolo hanno i concetti di durezza e morbidezza?
Noi spieghiamo questi concetti in termini di livelli d’energia. La durezza significa che una persona usa energia. Morbidezza che una persona non usa energia. Non c’è un tempo specifico per stare in uno di quegli stati, dipende dalla situazione.
 

Perché mette in evidenza la spontaneità come opposta all’apprendimento di specifiche tecniche per specifiche situazioni?
Poiché vi sono centinaia di situazioni dovresti sviluppare centinaia di tecniche ed imparare, praticare e ricordare ciascuna di essa spontaneamente. Nel combattimento, se devi pensare quale applicare, sarebbe un secondo di troppo che sprecheresti. Se impari più spontaneamente, saresti in grado di affrontare qualsiasi situazione che ti si presenti.
 

Come si può imparare in maniera spontanea?
Facendosi picchiare imprevedibilmente fino a quando le tue mani e gambe sviluppano quello che chiamiamo “memoria di se stessi” (minds of their own).
 

Che importanza ha in combattimento lo stato emotivo di una persona?
In combattimento l’aspetto emozionale è il più importante. Abbiamo un detto: “un pugno viene dal cuore”. Se hai un forte desiderio di vincere, stai aumentando le tue possibilità. Lo stesso vale per il tuo avversario. Questo deriva dal sapere chi sei. Se sai chi sei, conoscerai il tuo avversario. Se conoscerai il tuo avversario, conoscerai le sue abilità e le tue possibilità di vittoria saranno maggiori.
 

Perché le tecniche di gamba sono trattate unicamente nell’ultima fase dell’elenamento di mani e piedi?
Gli allenamenti delle gambe iniziano dal primo giorno che si impara il Ving Tsun. In seguito si imparano le posizioni corrette, che sono alla base del lavoro di gambe. Fortunatamente, quando le tecniche di mano (che sono approfondite inizialmente) diventano efficaci, le posizioni si rafforzano, potendo allora progredire ulteriormente nei calci.
 

In combattimento cosa preferisce usare, le mani o i piedi?
Non ci sono regole di questo genere. Quando ti viene bene usare le mani, allora usale. Lo stesso si può applicare per i piedi.
 

Quando si è di fronte ad un combattimento, a cosa si dovrebbe pensare?
Si dovrebbe pensare a ciò che vuole il proprio cuore. Se desidera combattere, dovresti combattere. Se decide di scappare, dovresti scappare.
 

Che parte del corpo bisognerebbe guardare?
L’intera figura. Se guardi la faccia, saresti preso a calci nell’inguine. Se guardi i piedi, saresti preso a pugni in testa.
 

Il sistema del Ving Tsun può essere migliorato?
Lo puoi solo rendere perfetto, proprio come sei tu. Se non padroneggi i movimenti ed i concetti, questo sarebbe per te il peggior sistema.
 

Che ulteriori passi farà per promuovere il Ving Tsun?
E’ molto difficile dire che cosa riserverà il futuro, ma ciò che posso dire è che lo promuoverò tanto quanto le mie abilità me lo consentiranno.

  

Grazie Sifu Lee Moy Shan